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A T T O

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  Che piu stimo ottener tal signor degno
  C’haver del mar, o della terra el regno.

Re.Gran gratia è questa c’ha chiesto costei.
  Di darli un tanto signor per marito
  S’io nol do sono un Re, & manco allei.
  Sil do, si truova el Principe schernito,
  Ma della fede mia mai mancherei,
  Da cui son debitor che m’ha guarito.
  Hor su dinanzi alla mia maiestate
  Di Salerno el gran Principe chiamate.

Prin.Te salvi o Re el ciel sommo & superno
  Che mi comanda la tua maiestate?
  Re.Morto è tuo padre, che vada a Salerno
  Poi sei cresciuto d’anni & di bontate,
  Et che del stato tuo pigli el governo
  Con prudentia, giustitia, & con pietate,
  Et una donna bella & virtuosa
  Menerai teco, qual t’ho data in sposa.

Prin.Et chi è questa dama signor mio?
  Re.Quella che m’ha de sto braccio guarito.
  Prin.Adunque a figlia di vil medico io
  Principe tal son dato per marito:
  Mai sara ver, prima con ferro rio
  M’ucciderò che l’habbi consentito,
  O Re, o signor mio tu dishonori
  Me, la mia casa, e miei progenitori:


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