< Pagina:Verginia.djvu
Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta.

A T T O

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Verginia.djvu{{padleft:26|3|0]]


Io voglio andare al Re per tor licentia
  Et dir che per Salerno io vo partire
  Per preparar con gran magnificentia
  Le nozze, & far poi Virginia venire:
  Ma altrimenti fia la mia sententia
  Che el Monsenese intendo preterire.
  Et consumare in Francia, e miei verdi anni
  Così giusto è l’ingannatrice inganni:

Tra tanti mali ho pur qualche conforto
  Ch’al signor Re mia scusa è stata accetta,
  Licentia ho havuta, & punir voglio el torto,
  Che m’ha fatto e sta donna maladetta:
  Hormai el legno mio navica in porto
  Che veggio andar pe suo piè la vendetta,
  O sposa aspetta me, l’aspettar fia
  Quel de giudei ch’aspettano el messia.

Inteso ho come el Duca di Milano
  Ha gran guerra col nobil Re di Francia
  Li voglio andar: & qual buon Capitano
  Fama acquistar con spada, & con la lancia
  Così farò de sta Virginia vano
  El desio, el fervore & l’arrogancia
  Ne mai tornare a Salerno piu spero
  Se lei non muore o entra in monistero.

Vir.Misera lassa & in mal punto nata
  Virginia sfortunata che farai?


[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Verginia.djvu{{padleft:26|3|0]]

    Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.