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S E C O N D O 19

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  Andiamo a quello ambasciador, ch’io spero
  Farle acquistar la sua perduta gratia,
  Cal.Ben dici andiamo, che so un pregar pio
  Potrà muovere un huomo movendo Iddio:

Do.La lettera habbiam noi de la credentia,
  Et de la Principessa orator siamo
  Ho su mostriamo nostra sufficientia.
  Cal.Sollecitan di giugnere a Milano
  Ch’al Principe farem mutar sententia,
  Et renderemo el suo cor duro humano
  Facendoli saper qual virtu mostra,
  La Principessa regal donna nostra.

Prin.Ruffo tu pur mi pasci di parole
  Io mi consumo el tuo soccorso è tardo:
             ●Ruf.Sai tu el duol mio? ●non so ch’a me non duole
  Prin. ●Ruf.Sai tu el mio foco? ●non perch’io non ardo:
  Prin. ●Ruf.Nol sai? ●si so, tuo cor come amor vuole.
  Tolto ha Camilla con pietoso sguardo:
  Prin.S’io non l’ho t’amazzo con pena & stride
  Ruf.Va pure amazza lei, se lei t’uccide.

Ma chi son questi qua ch’a briglia sciolta
  Vengano in verso noi con presto a passo?
  Principe mio verso l’oro ti volta
  Sotto un certo color d’andare a spasso
  Prin.Parmi d’haver la loro effigie accolta
  Benche porti ciascuno el volto basso.


C         iij

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