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ATTO TERZO.
Virginia.
Trovar non puo misericordia o pace,
Ne vuole el corpo mio se non estinto
El Principe, ch’a torto mi disface;
Partir m’intendo di questo procinto
Vedova, sola, & far quanto a lui piace:
Et poi che possederlo a me non lice
Daro el mio loco a donna più felice:
Io con vedova bassa & smorta fronte
Pel mondo voglio andar peregrinando:
Et empier di lamenti el piano e ’l monte
Acque bevendo, & verdi herbe mangiando
In compagnia de l’altre fere pronte:
Fin che la vita mia verra mancando,
Piangendo ogn’hora el duol ch’el cor m’ingombra
Qual Tortor scompagnata al sole a l’ombra?
Et poi che del mio cor ferma sententia
Mai piu tornar dinanzi al vostro aspetto
Domando a tutti piangendo licentia
Popul Salernitan grato & diletto.
Confortovi, a giustitia, a patientia,
A servir ben vostro signor perfetto:
Et si v’ho offeso, o in qualche colpa sono,
A tutti chiedo humilmente perdono.
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