< Pagina:Verginia.djvu
Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta.

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Verginia.djvu{{padleft:7|3|0]]

ARGUMENTO.

V
irginia amando, el Re guarisce, et chiede

Di Salerno el gran Principe in marito;
  Qual costretto a sposarla, e poi partito
  Per mai tornar fin che viva si vede:
Cerca Virginia scrivendo mercede,
  Ma el Principe da molta ira assalito,
  Le dimanda s’a lei vuol sia redito
  Dua condition qual impossibil crede:
Però Virginia sola et travestita
  Partendo, ogni impossibil conditione
  Adempie al fin con prudentia infinita:
Onde el Principe pien d’ammiratione
  Lei di favore et gratia rivestita
  Sposa di nuovo, con molta affettione.

PROEMIO.

D
onne che di bellezza et castitate

Vincete el Sole, et vincete Diana,
  Et voi fama et honor di nostra etate,
  Non huomin, anzi dei in carne humana
  Et quai certar con ogni antiquitate
  Potete, et vincer la gloria Romana;
  Se mortal prego ha in voi loco, o potentia,
  Non ne negate benigna audientia;
Voi udirete el mirabil ingegno,
  L’alta prudentia, l’impossibil cosa,
  Patientia, costantia, in ira, et sdegno,
  Virile ardire, et impresa dubbiosa,
  Co’l qual per venne al fine, al suo disegno
  Una donna prestante et virtuosa


    A         ij

    [[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Verginia.djvu{{padleft:7|3|0]]

    Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.