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Q U A R T O 34

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  Et a chi honor, a chi vita, a chi fama
  Tolgano, è questo e’l premio di chi l’ama:

Fuggì Camilla, o famoso signore,
  Camilla cruda & del tuo mal presaga,
  Che mal si cura invecchiato dolore
  Mentre ch’è fresca, medica la piaga;
  Non ti fidar del traditor d’amore
  Che ’n poco dolce molto amaro appaga,
  Se ’n principio a suoi servi ride alquanto,
  Al mezzo al fin dapoi sospiri & pianto.

Quant’un signor è piu alto & più grande
  Ogn’un gliadula, & manco intende el vero,
  Dimmi di te hor che fama si spande
  Se tu fai piu dimora in questo impero?
  Servire a donne a letti & a vivande
  Non si conviene a Principe sì altero,
  A me sta ben se ogni vitio osservo,
  Che ignobil son plebeo, povero & servo.

Signor se bene el parlar mio ti spiace
  Io son constretto a dirti quel ch’io sento,
  Lascia Camilla, & Gostanza fallace,
  Che cercan tue dinari, e ’l tuo tormento;
  El Duca, el Re di Francia han fatto pace,
  Che vuoi tu fare in questo tenimento?
  Forse partita si è Virginia adorna
  Però a le tue terre hormai ritorna:


E         ii

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