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A T T O

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Ma senza chiuder me in poca fossa
  Se d’osso, & carne, & non di ferro sei
  Sia da giusta pieta l’alma tua mossa,
  Succurre tandem miserere mei.


Una donna al Principe.

Signor perdona accio che ti perdoni
  Quel ch’aria, terra, ciel tien in concordia:
  Hom.Principe tu ci dai mille cagioni
  Di trasmutare in pace ogni discordia.
  Don.Tutti ci butteremo inginocchioni.
  Tanto che gliuserai misericordia,
  Ser.Se mai fu grate nostre servitute
  Rerndi a tua donna hormai pace & salute:

Cal.Disdegno che presto entra in nobil core,
  Quanto è più nobil, vien piu presto meno:
  Bona è l’ira d’un mal, ma nel furore
  Perseverare è vitio d’error pieno;
  Per quel che si confessa peccatore,
  Chiama perdono, el cielo acqua el terreno;
  Perdona a lei, poi che’n colpa si rende
  Et humilmente a pie tuo si distende:

Che se possibil fussi che parlassi
  E sta mensa esti argenti, este vivande,
  Et non so loro, i circonstanti sassi
  Per lei ti farien preci miserande,


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