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A T T O

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  Perch’io dorma con lei letto si faccia,
  Ben che suo letto sarà le mie braccia.

Aggiunta è questa a le parate mense
  Non tardi troppo, e non gia troppo presto,
  Io prego Apollo ch’el giorno dispense
  Piu de l’usato corso, e l’hor del resto
  Cacci veloce, e se i destrier mai strense
  A fuggir, hor li strenga, e li protesto
  Che se da lui impetro tanta gratia
  Mai di laudarlo fia mia voglia satia:

Non men aggrato me fia il suo fuggire
  Quanto fu il suo tardar a quel Hebreo.
  Sì come quel servi me anchor servire
  Si degna, ogni guadagnato tropheo.
  Per me, a lui io li voglio offerire
  E s’io puotesse diventar Orpheo
  Co’l canto mio e de la lira il suono
  Il farei piu d’ogni altro saggio e buono:

Hor su Siscalco mio queste vivande
  La entro aconcierai che cio a me piace
  E fa li elletti mei anchor comande
  Che ritrovar si debbia a tanta pace
  E tu consorte mia saggia e prestante
  Andiamo poi ch’el ciel qui te compiace
  Di quel ch’a me non creder gia che annoglia
  Anzi conformi siamo d’una voglia:


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