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400 martino.

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  Piramidi fastose
  Son larici e cipressi;
  L’età del mondo ascose
  190Leggo scolpite in essi.

  Il grato mormorio
  Dell’acqua che là scorre
  Dice all’erbette: addio,
  Io parto, che vi occorre?

  195Volete nutrimento?
  Verso di me stendete
  Le barbe e in un momento
  Il nutrimento avrete.

  In ricompensa al rivo
  200L’albero i rami stende,
  E dall’ardore estivo
  Coll’ombra lo difende.

  Oh i corrisposti affetti!
  Oh i ben locati offici!
  205Inanimati oggetti
  Fra lor son come amici.

  Nè credere che l’onde
  Sien sole; alla fontana
  Galleggia e mi risponde
  210Col gracidar la rana.

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