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a girolamo tommasi. 95

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Centoni, Fantasie scriva a giornata;
  Venda la bile, il Credo e la parola,
  Mentre gli pianta il cómpito alla gola
  Libraio Pirata,

Che avaro e buono a nulla, esige mondi
  Da te che mostri un’oncia di valore;
  E co’ romanzi galvanizza il core
  De’ vagabondi.

Io no: non porterò di Tizio o Caio
  Oltramontane o arcadiche livree,
  Nè per lisciarle affogherò l’idee
  Nel calamaio.

Non sarò visto volontario eunuco
  Recidermi il cervel, perch’io disperi
  La firma d’un Real Castrapensieri
  Birbone e ciuco.

Se posso, al foglio non darò rimate
  Frasi di spugna, o copie o ipocrisie;
  Nè per censura pubblica le mie
  Stizze private.

Ma scrivendo là là quando mi pare
  Sulle farse vedute a tempo mio,
  Qualcosa annasperò, se piace a Dio,
  Nel mio volgare.

Laudato sempre sia chi nella bara
  Dal mondo se ne va col suo vestito:
  Muoia pur bestia; se non ha mentito,
  Che bestia rara!

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