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il ballo. 103

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Un servo i ciondoli
  Tien d’occhio, e al centro
  Le borie anticipa
  Di chi vien dentro.

Fra tanti titoli
  Nudo il mio nome,
  Strazia inarmonico
  Gii orecchi, come

In una musica
  Solenne e grave,
  Un corno, un óboe
  Fuori di chiave.

Con un olimpico
  Cenno di testa,
  La tozza e burbera
  Dea della festa,

Benedicendoci
  Dal suo divano,
  C’insacca al circolo
  A mano a mano.

In brevi, rauchi,
  Scipiti accenti,
  Pagato il dazio
  De’ complimenti,

Stretto per l’andito
  Sfila il bon ton;
  Si stroppia, e brontola
  Pardon, pardon.

O quadri, o statue,
  O sante travi,
  Che del vernacolo
  Rozzo degli avi

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