< Pagina:Versi di Giuseppe Giusti.djvu
Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta.
112 il ballo.

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Versi di Giuseppe Giusti.djvu{{padleft:136|3|0]]


Disse: — eh goffaggini!
  State a vedere,
  E divertitevi:
  Col forestiere

Che spende, e in seguito
  Ci rece addosso,
  Bisogna mungere
  E bever grosso.

Po’ poi, le nenie
  Messe da banda,
  Cos’è l’Italia?
  È una Locanda.

L’oste non s’occupa
  Di far confronti;
  I galantuomini
  Gli tasta ai conti:

E fama, credito,
  Onore insomma,
  Son cose elastiche
  Come la gomma.

Certo, le topiche
  Zucche alla grossa,
  Col mal di patria
  Fitto nell’ossa;

Un malinconico,
  Legato al fare
  E alla grammatica
  Della comare,

Vi cita il Genio,
  L’Arti, la Storia...
  Tutti cadaveri
  Buona memoria.

    Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.