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116 | le memorie di pisa. |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Versi di Giuseppe Giusti.djvu{{padleft:140|3|0]]
Quattro anni in libera
Gioia volati
Col senno ingenito
Agli scapati!
Sepolti i soliti
Libri in un canto,
S’apre, si compita,
E piace tanto
Di prima uscita
Quel della vita!
Bevi lo scibile
Tomo per tomo,
Sarai Chiarissimo
Senz’esser uomo.
Se in casa eserciti
Soltanto il passo,
Quand’esci, sdruccioli
Sul primo sasso.
Dal fare al dire
Oh! v’è che ire!
Scusate, io venero,
Se ci s’impara,
Tanto la cattedra
Che la bambara;
Se fa conoscere
Le vie del mondo,
Oh buono un briciolo
Di vagabondo,
Oh che sapienza
La negligenza!