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[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Versi di Giuseppe Giusti.djvu{{padleft:145|3|0]]
LA TERRA DEI MORTI.
A G. C.
A noi larve d’Italia,
Mummie dalla matrice,
È becchino la balia,
Anzi la levatrice;
Con noi sciupa il Priore
L’acqua battesimale,
E quando si rimuore
Ci ruba il funerale.
Eccoci qui confitti
Coll’effigie d’Adamo;
Sì par di carne, e siamo
Costole e stinchi ritti.
O anime ingannate,
Che ci fate quassù?
Rassegnatevi, andate
Nel numero dei più.
Ah d’una gente morta
Non si giova la Storia!
Di Libertà, di Gloria,
Scheletri, che v’importa?
A che serve un’esequie
Di ghirlande o di torsi?
Brontoliamoci un requie
Senza tanti discorsi.