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la terra dei morti. 123

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Con che forza si campa
  In quelle parti là!
  La gran vitalità
  Si vede dalla stampa.
  Scrivi, scrivi e riscrivi,
  Que’ Geni moriranno
  Dodici volte l’anno,
  E son lì sempre vivi.

O voi, genti piovute
  Di là dai vivi, dite,
  Con che faccia venite
  Tra i morti per salute?
  Sentite, o prima o poi
  Quest’aria vi fa male,
  Quest’aria anco per voi
  È un’aria sepolcrale.

O frati soprastanti,
  O birri inquisitori,
  Posate di censori
  Le forbici ignoranti.
  Proprio de’ morti, o ciuchi,
  È il ben dell’intelletto;
  Perchè volerci eunuchi
  Anco nel cataletto?

Perchè ci stanno addosso
  Selve di baionette,
  E s’ungono a quest’osso
  Le nordiche basette?
  Come! guardate i morti
  Con tanta gelosia?
  Studiate anatomia,
  Che il diavolo vi porti.

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