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[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Versi di Giuseppe Giusti.djvu{{padleft:171|3|0]]
Sol con quei tangheri
Che stanno in piede,
Seduta a chiacchiera
Qua e là si vede
Qualche patrizia
Andata ai cani,
Più democratica
Co’ terrazzani.
Genio, che mediti
Di porre i sarti
Nell’accademia
Delle Bell’Arti;
A cui del cranio
Sopra le cuoia
Sfavilla l’organo
Della cesoia;
Reggi la bussola
Dell’estro gretto,
E colla critica
Dell’occhialetto
Profila i termini
Della distanza
Tra la goffaggine
E l’eleganza.
Là tra la ruvida
Folla spregiata,
Stretta negli angoli
E rinzeppata,
Vedresti d’uomini
Scorrette moli,
Piantate, immobili,
Come pioli;