Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
avviso per un settimo congresso. | 157 |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Versi di Giuseppe Giusti.djvu{{padleft:181|3|0]]
Dice di lasciar correre,
Per lo stile oramai,
L’apostrofi all’Italia
Non ascoltate mai.
Anzi, purchè non tocchino
Il pastorale e il soglio,
Ai dotti cantastorie
Rilascia il Campidoglio;
Che di lassù millantino,
Scordando il tempo perso,
D’avere in illo tempore
Spoppato l’universo.
Questa, quando la trappola
Muta i leoni in topi,
È roba di Rettorica;
L’insegnan gli Scolopi.
E, tolta la statistica
Che pubblica i segreti,
La Chimica e la Fisica
Che impermalisce i Preti;
Tolto il Commercio libero,
Tolta l’Economia,
Gli studi geologici
E la Frenologia;
Posto un sacro silenzio
D’ogni e qualunque scuola,
Del resto a tutti libera
Concede la parola.
Ora che il suo buon animo
È chiaro e manifesto,
A scanso d’ogni equivoco
Si ponga mente al resto.