< Pagina:Versi di Giuseppe Giusti.djvu
Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta.

189

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Versi di Giuseppe Giusti.djvu{{padleft:213|3|0]]

IL PAPATO DI PRETE PERO.


 
Prete Pero è un buon cristiano,
  Lieto, semplice alla mano;
  3Vive e lascia vivere.

Si rassegna, si tien corto,
  Colla rendita d’un orto
  6Sbarca il suo lunario.

Or m’accadde di sognare
  Che quest’uomo singolare
  9Doventò Pontefice.

Sulla Cattedra di Piero,
  Sopraffatto dal pensiero
  12Di pagare i debiti,

Si serbò l’ultimo piano;
  E del resto al Vaticano
  15Mise l’appigionasi.

Abolì la Dateria,
  Lasciò fare un’osteria
  18Di Castel Sant’Angelo;

E sbrogliato il Quirinale,
  Ci fe scrivere: Spedale
  21Per i preti idrofobi.

Decimò Frati e Prelati;
  Licenziò birri, Legati,
  24Gabellieri e Svizzeri;

    Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.