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190 il papato di prete pero.

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E quel vil servitorame,
  Spugna, canchero e letame
  27Del romano ergastolo;

Promettendo che lo Stato,
  Ripurgato e sdebitato,
  30Ricadrebbe al popolo.

Fece poi su i Cardinali
  Mille cose originali
  33Dello stesso genere.

Diè di frego agl’ignoranti,
  E rimesse tutti quanti
  36Gli altri a fare il Parroco.

Del pensiero ogni pastoia
  Abolì: per man del boia
  39Fece bruciar l’Indice;

E tagliato a perdonare,
  Dove stava a confessare
  42Scrisse: Datur omnibus.

Poi, veduto che gli eccessi
  Son ridicoli in sè stessi,
  45Anzi che si toccano,

Nella sua greggia cristiana
  Non ci volle in carne umana
  48Angeli nè Diavoli.

Vale a dir, volle che l’uomo
  Fosse un uomo, e un galantuomo,
  51E del resto transeat.

Bacchettoni e Libertini
  Mascolini e femminini
  54Messe in contumacia

In un borgo segregato,
  Che per celia fu chiamato
  57Il Ghetto cattolico.

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