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  Ringhia lo spirito
  Del mio lodato
  Nell’abominio
  Lì rotolato.

  Scorda l’ambrosia
  Del tuo Parnaso,
  Calza gli zoccoli,
  Turati il naso,

  Musa, e tenendoti
  Su la sottana,
  Scendi al motriglio
  Dell’empia tana.

  Come in immagini
  Lerce e falsate,
  Nella Tebaide
  Al Santo Abate

  Pìovean le luride
  Torme dell’Orco,
  Sporcando il trogolo
  Perfino al porco;

  Per furia idrofoba
  Che giù gli mena,
  Così nel baratro
  Sbocca una piena

  D’infami Rabule,
  Di Birri e Spie,
  A mucchi, a vortici,
  A litanie.

  Ohimè che l’aere
  Maligno e tetro
  La casta Vergine
  Respinge indietro,

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