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  La sozza Frucola,
  La vil Tartuca,
  La Talpa e il Granchio
  Là si trabuca;

  Là dai venefici
  Rovi del Fisco,
  Si striscia l’Aspide
  E il Basilisco.

  Là, grogiolandosi
  Le invidie inermi,
  Miste all’ossequio
  Degli altri vermi,

  Sbuffa e si gloria
  L’ozio bracato
  Del Tarlo pubblico
  Già giubilato.

  Là, colle nubili
  Sciolte e vistose,
  Recan le vedove,
  Le mogli annose

  De’ Commissarii,
  De’ Gabellotti,
  Rigiri, scandali,
  Pania e cerotti:

  Là per libidini
  Di contrabbando
  Vanno, e cimentano
  Di quando in quando

  La lor nullaggine
  Che par persona,
  Le Carïatidi
  Della Corona.

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