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gingillino. 209

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  Dopo un proemio
  D’incensi abietti,
  Di basse lacrime,
  Di sconci affetti,

  Le chiese il bandolo
  Che mena al varco,
  E schiude i pascoli
  Del regio Parco.

  A cui l’ex-guattera,
  Tirando fuori
  Della domestica
  Scuola i tesori,

  Senza metafora
  Tracciò distinto
  L’itinerario
  Del laberinto.


III.


  O Merli tarpati
  Su su da piccini,
  O Galli potati
  Ad usum Delphini;

  O Gufi pennuti
  Dell’antro di Cacco,
  O Falchi pasciuti
  Del pubblico acciacco;

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