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LA RASSEGNAZIONE

AL PADRE ***

CONSERVATORE DELL’ORDINE DELLO STATU-QUO.

Dite un po’, Padre mio, sarebbe vero
  Che ci volete tanto rassegnati
  Da giulebbarci in casa il forestiero
  Come un cilizio a sconto de’ peccati,
  E a Dio lasciare la cura del poi,
  Come se il fatto non istesse a noi?

Eh via, Padre, parliamo da Cristiani:
  Se vi saltasse un canchero a ridosso,
  Lascerete là là d’oggi in domani
  Che col comodo suo v’arrivi all’osso?
  Aspetterete lì senza Chirurgo
  Che vi levi da letto un Taumaturgo?

Uno che nasce qui nel suo paese,
  Che di nessuno non invidia il covo,
  Se non fa posto, se non fa le spese
  A chi gli entra nel nido e ci fa l’ovo,
  Se non gli fa per giunta anco buon viso,
  Secondo voi, si gioca il Paradiso?

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