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i discorsi che corrono. | 267 |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Versi di Giuseppe Giusti.djvu{{padleft:291|3|0]]
Metta l’animo in pace.
GRANCHIO (riman lì in tronco)
VENTOLA (non lascia cadere il discorso)
Vuol Ella aver la noia
Di sentire a che siamo?
Per me fo presto a dirglielo.
GRANCHIO (se ne strugge)
Animo via, sentiamo.
VENTOLA (atteggiandosi)
In primis et ante omnia,
Sappia che gl’impiegati,
Con codesti Sustrissimi
Son tutti disperati.
A quell’ora, lì, al tribolo:
E o piova o tiri vento,
Non c’è Cristi: Dio liberi,
A sgarrare un momento!
Nulla nulla, l’antifona: (caricando la voce)
« Signore, ella è pagato
» Non per fare il suo comodo,
» Ma per servir lo Stato.
» La m’intenda, e sia l’ultima. »
GRANCHIO (sgusciando gli occhi)
Alla larga!
VENTOLA (trionfante)
O la veda
Se a tempo suo.....
GRANCHIO
(dandogli sulla voce tutto contento)
Chetiamoci!