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ISTRUZIONI A UN EMISSARIO.



Anderete in Italia: ecco qui pronte
  Le lettere di cambio e il passaporto.
  Viaggerete chiamandovi Conte,
  E come andato per vostro diporto.
  Là, fate il pazzo, fate il Rodomonte,
  L’ozioso, il giocatore, il cascamorto;
  E godete e scialate allegramente,
  Chè son cose che fermano la gente.

Quando vedrete (e accaderà di certo)
  Calare i filunguelli al paretaio,
  Fate razza; parlate a cuore aperto;
  Mostratevi con tutti ardito e gaio,
  Dite che il Norde è un carcere, un deserto,
  Un vero domicilio del Gennaio,
  Paragonato al giardino del mondo,
  Bello, ubertoso, libero e giocondo.

Questa parola libero, buttata
  Là nel discorso come per ripieno,
  Guardate qua e là nella brigata
  Se vi dà ansa dì pigliar terreno.
  Se casca, e voi battete in ritirata,
  Seguitando a parlar del più e del meno;
  Se, viceversa, v’è chi la raccatta,
  Andate franco, chè la strada è fatta.

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