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la repubblica. 305

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Dunque, via, raggranellate
  Queste genti sparpagliate
  Tornino in famiglia.

Senza indugio, senza chiasso,
  Ogni spalla il proprio sasso
  Porti alla gran fabbrica.

E sia Casa, Curia, Ospizio,
  Officina, Sodalizio,
  Torre e Tabernacolo,

E non sia nuova Babelle
  Che t’arruffi le favelle
  Per toccar le nuvole.

Perchè, vedi: avendo testa
  Di cercare a mente desta
  Popolo per Popolo,

Ogni cura in fondo in fondo
  Si rannicchia a farsi un mondo
  Del suo Paesucolo;

E alla barba del vicino
  Tira l’acqua al suo mulino
  Per amor del prossimo.

La concordia, l’eguaglianza,
  L’unità, la fratellanza,
  Eccetera, eccetera,

Son discorsi buoni e belli;
  Tre fratelli, tre castelli,
  Eccoti l’Italia.

O si svolge in largo amore
  Il gomitolo del cuore
  (Passa la metafora),

E faremo in compagnia
  Una tela, che non sia
  Quella di Penelope:

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