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ALL’AMICA LONTANA.


Te solitaria pellegrina, il lido
  Tirreno e la salubre onda ritiene,
  3E un doloroso grido
  Distinto a te per tanto aere non viene,
  Nè il largo amaro pianto
  6Tergi pietosa a quei che t’ama tanto.

E tu conosci amore, e sai per prova
  Che, nell’assenza dell’obietto amato,
  9Al cor misero giova
  Interrogar di lui tutto il creato.
  Oh se gli affanni accheta
  12Questa di cose simpatia segreta;

Quando la luna in suo candido velo
  Ritorna a consolar la notte estiva,
  15Se volgi gli occhi al cielo,
  E un’amorosa lacrima furtiva
  Bagna il viso pudico
  18Per la memoria del lontano amico,

Quell’occulta virtù che ti richiama
  Ai dolci e malinconici pensieri,
  21È di colui che t’ama
  Un sospir, che per taciti sentieri
  Giunge a te, donna mia,
  24E dell’anima tua trova la via.

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