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[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Versi di Giuseppe Giusti.djvu{{padleft:340|3|0]]
FRAMMENTI.
Di tenersi nel confine
Della propria intelligenza,
E l’umane discipline
E l’eterna sapïenza,
Ammoniscono le menti
D’ogni freno impazïenti.
. . . . . . . . . . . . . . . .
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Il divieto di quel pomo
Che, sedotta dal serpente,
Pregustato offerse all’uomo
La consorte incontinente;
E lo sforzo di Babele
Che confonde le loquele;
£ Fetonte che alle prove
Si scottò la mano ardita,
E colei che fu di Giove
Nell’amplesso incenerita,
Fanno il saggio circospetto
Nell’ardir dell’intelletto.