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all'amica lontana. | 13 |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Versi di Giuseppe Giusti.djvu{{padleft:37|3|0]]
Il sai, d’uopo ho di te: sovente al vero
Di cari sogni io mi formava inganno;
87E omai l’occhio, il pensiero
Altre sembianze vagheggiar non sanno;
Ogni più dolce cosa
90Fugge l’animo stanco e in te si posa.
Ma così solo nel desio che m’arde
Virtù vien manco ai sensi e all’intelletto,
93E sconsolate e tarde
Si struggon l’ore che sperando affretto:
Ahimè, per mille affanni
96Già declina il sentier de’ miei begli anni!
Forse mentr’io ti chiamo, e tu nol sai,
Giunge la vita afflitta all’ore estreme;
99Nè ti vedrò più mai,
Nè i nostri petti s’uniranno insieme:
Tu dell’amico intanto
102Piangendo leggerai l’ultimo canto.
Se lo spirito infermo e travagliato
Compirà sua giornata innanzi sera,
105Non sia dimenticato
Il tuo misero amante: una preghiera
Dal labbro mesto e pio
108Voli nel tuo dolore innanzi a Dio.
Morremo, e sciolti di quaggiù n’aspetta
Altro amore, altra sorte ed altra stella.
111Allora, o mia diletta,
La nostra vita si farà più bella;
Ivi le nostre brame
114Paghe saranno di miglior legame.