< Pagina:Versi di Giuseppe Giusti.djvu
Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta.
358 sonetti.

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Versi di Giuseppe Giusti.djvu{{padleft:382|3|0]]

Per occulta virtù, che dall’aspetto
  Di bella verità prende argomento,
  A quella meta sollevarmi io tento
  Ch’è principio e cagion d’ogni diletto.

E se per un sentiero aspro e negletto,
  Giovine e solo, io mi conduco a stento,
  Di giorno in giorno con dolcezza sento
  Avvicinarmi al Ben dell’intelletto.

Ogni basso pensier fuggo, e discaccio
  Da me la soma dell’antico limo
  Onde ha virtude e il buon volere impaccio.

E fissando lo sguardo al Centro primo,
  Arditamente l’universo abbraccio,
  E dal nulla mi sciolgo e mi sublimo.

    Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.