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brindisi.

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Siam tutti giovani,
  E grazie al cielo
  In corpo e in anima
  Tutti d’un pelo;

Tutti di lettere
  Infarinati,
  Tutti all’unisono
  Per tutti i lati.

Se come Socrate
  Talun qui pensa
  In Accademia
  Mutar la mensa,

Siam tutti all’ordine,
  Al suo comando,
  Tagliati a ridere
  Moralizzando.

Ma sulla cattedra
  Resti ogni lite
  Di metafisiche
  Gare sciapite;

Fuori il puntiglio,
  Fuori il vanume,
  Fuori il chiarissimo
  Pettegolume.

Un basso strepito
  Si sa per prova
  Che il tempo lascia
  Come lo trova;

E in vil ricambio
  Di fango o incenso,
  Vi gioca a scapito
  Fama e buon senso.

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