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la vestizione.

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  E sotto, una gran folla;
  Allato, un Cappuccino;
  Fu messo a capo chino,
  E udì scattar la molla.

Parvegli a quello scatto
  Sentire un certo crollo,
  Ch’alzò le mani a un tratto
  Per attastarsi il collo.

Ma in quel punto una mano scettrata
  Gli calò sulla testa nefaria:
  Allo strano prodigio, incantata
  La mannaia rimase per aria.
  Viva, viva, gridava il buglione,
  La giustizia del nostro Solone;
  Se protegge chi ruba e chi gabba,
  Muoia Cristo, si sciolga Barabba.

  Di sotto la toga
  Che quasi l’affoga
  La testa levò;
  D’intorno girò
  Quegli occhi di falco;
  E allor gli s’offerse
  D’Altare, di Palco,
  D’Usura, di Cristo,
  Un vortice, un misto
  Di cose diverse.
  Così del malato
  Non bene svegliato,
  Col falso e col vero
  Combatte il pensiero,
  Guizzando nel laccio
  Di qualche sognaccio.

E già la visïon si disciogliea,
  Quando da un lato della Chiesa sente

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