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58 | preterito più che perfetto |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Versi di Giuseppe Giusti.djvu{{padleft:82|3|0]]
Tu, tu, santissimo
Fide-commesso,
Da questi Vandali
Distrutto adesso,
Nel Primogenito
Serbasti unito
L’onor blasonico,
Il censo avito,
E in retta linea
D’età in età
Ereditaria
L’asinità.
Ora alla libera
Vede un signore
Potarsi l’albero
Dal creditore;
L’usura, il codice,
Ne rôse i frutti;
Il Messo e l’Estimo
Pareggia tutti;
Chi non sa leggere
Si chiama un ciuco,
E inciampi cattedre
Per ogni buco.
Per gl’illustrissimi,
Funi e galere
Un giorno c’erano
Per darla a bere;
Ma in questo secolo
Di confusione
Si pianta in carcere
Anco un Barone;