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AFFETTI D’UNA MADRE.


Presso alla culla in dolce atto d’amore,
  Che intendere non può chi non è madre,
  Tacita siede e immobile; ma il volto
  Nel suo vezzoso bambinel rapito,
  Arde, si turba e rasserena in questi
  Pensieri della mente inebrïata.

Teco vegliar m’è caro,
  Gioir, pianger con te: beata e pura
  Si fa l’anima mia di cura in cura;
  In ogni pena un nuovo affetto imparo.

Esulta, alla materna ombra fidato,
  Bellissimo innocente!
  Se venga il dì che amor soavemente
  Nel nome mio ti sciolga il labbro amato;

Come l’ingenua gota e le infantili
  Labbra t’adorna di bellezza il fiore,
  A te così nel core
  Affetti educherò tutti gentili.

Così piena e compita
  Avrò l’opra che vuol da me natura;
  Sarò dell’amor tuo lieta e sicura,
  Come data t’avessi un’altra vita.

Goder d’ogni mio bene,
  D’ogni mia contentezza il Ciel ti dia!
  Io della vita nella dubbia via
  Il peso porterò delle tue pene.

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