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AL SIG. CO: CARLO BARATTIERI

Riavutosi dalla Febbre, e intervenuto alla prima Recita del Dramma intitolato li Fratelli riconosciuti.

QUella, che ti facea, parte per ira,
  E parte per timor batter sovente
  La man fu l’anca, e maledir tua sorte
  Febbre importuna, pur qual nebbia al Sole
  5Si ruppe, e si disperse, e Dio fa dove
  Seco portò la pallidezza, e il gelo,
  E l’aspra sete, gl’inquieti moti,
  E le nemiche del soave Tonno
  Affannose vigilie. Ita pur folle
  10Le vene a contristar di sozzo avaro.
  Che ingiusto Possessor ripon fotterra
  Il cumulato argento, inutil malfa,
  O a sparger foco ne l’ignobil sangue
  Di chi, ricco de i doni di Fortuna
  15Lascia languir su le superbe foglie
  L’arti mendiche. Ma per mio contento
  Bastimi, Amico Barattieri, ch’ella
  Più teco non soggiorni. Avrai pur ora
  Ritinta in rosso, e del cresciuto, e mesto


Pel

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