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Tolga da l’Urna, e la lor gloria avvivi,
205Ami de’ Figli vostri alcun le cetre,
E i dotti modi, e i taciturni boschi,
E le dolci a sentirsi acque cadenti:
Nasca alcun d’essi a l’armi, ed a le palme,
Che su i Campi di Marte oggi la forte
210Iberia miete; e da le prime fasce
Senta di Carlo le guerriere gesta,
Che debellato già il Campano Regno
Invitto ascende or le tonanti prore,
Mentre 1’Amor de’ Popoli, e la certa
215Vittoria il chiama sul Trinacrio lido.
Questi, amato Bernicr, candidi versi,
Che d’altri nati da più ricca vena
Precederan l’armonioso stuolo,
Il tuo Frugon scrivea laddove sorge
Di fabbricati marmi al Ciel vicina
220L’Augusta Figlia del Bifronte Giano.
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