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A SUA ECCELLENZA IL SIG. CONTE
D. FRANCESCO TERZI DI SISSA,
Che ritornò da Vienna decorato dell’eccelso Carat-
Recarmi in mano, e su quest’Alba amica
Vestir di schietta gioja i novi carmi,
Secreto sussurrar d’ignote voci
5Improviso ferì: perche, dicea,
Perche si canta, e sopra industri fogli
Pien di pubblico onor si manda impresso
A i più lontani dì questo Ritorno?
O di servile età poveri ingegni
10Che a lusingar nasceste! Arsi di sdegno,
E fra me dissi: Io ti ravviso a i detti
D’acerbo sele, e di menzogna tinti:
Tu quella sei, che su le altrui vicende
Liete ti struggi, e a l’altrui ben contrasti,
15Torva d’alme malnate atroce cura,
Di cui non ritrovar peggior tormento
T Trinacrj Tiranni: e se costei,
Poscia soggiunsi, me più ch’altri sede,
E qual |
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