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(LX.)

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  Invincibile petto, onde a i famosi
  Giorni per crudeltà, d’assedio cinta
  Meglio assai che per doppio armato muro,
  Secura, e salva la fua Patria stette:
  230E non Guidone, e non Filippo, aspersa
  Di bellico sudor, fraterna Coppia:
  E non Giberto intrepido, e non seco
  Nicolò invitto, a giorni suoi tremendo
  Folgore rovinoso di Bellona,
  235Cui per aver tanto col nudo ferro
  Sempre indefesso, e fido in guardia tolte
  L’alte ragioni del Latino Impero,
  Memore ancor de gli Avi suoi fedeli,
  Il quarto Augusto Carlo ampio concesse
  240Su genti, e terre di non umil grido
  Risorgente ne’ Posteri remoti
  Dominio d’ogni servitù disciolto:
  E non l’egregio formidabil’Otto,
  Che ne l’Etruria dal terror precorse
  245Portò le Insubri Marziali insegne,
  Uso il crin sotto l’elmo, uso la destra
  Sempre vittrice a faticar ne l’armi,
  E de’ suoi lunghi, e gloriosi affanni


Bel-

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