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(LXV.)

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  Turbo di guerra Ausonia, avea divieto
  Supremo a i Voti tuoi negato, e chiuso:
  O se splendido a tempo, o se cortese,
  Sincero, e d’arti, e d’alterezza scarco,
  345O se ammirato per amabil foggia
  Di parlar sempre amico, e sempre onesto,
  Caro al congiunto sagro, alto ornamento
  Di Partenope sua, sul qual non poca
  Di Cesare immortal grazia rifulge:
  350Caro al gran Collourat, a cui la fronte
  Contento piega, e i giusti prieghi affida
  Il Boemico Regno, Anima eccelsa,
  Che tutto intende, e su diritta lance
  Tutto librando, e governando il corso
  355D’immense cose a la sua fè commesse
  I dover sommi de l’augusto grado,
  E quelli ancor del suo gran sangue adempie:
  E caro in fine a i primi, onde si stanno
  Belle a mirarsi le Cesaree foglie,
  360Dilette sedi già del tuo buon’Avo,
  Potesti riveder le terre tue,
  Che non più visto salutaron liete
  Te suo nobil Signor, come da gli Antri


I Af-

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