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E più insieme piacesse a i secol tardi,
Non abbiam forse, chi maggior gli acquisti
Presso Te pregio, e i tuoi desiri adempia?
110Queste tue lodi in quel solenne giorno
Quando in orrevol cerchio a Te fur date,
Qual per sangue vetusto, e qual per cento
Doti di saggio cor, di nobil alma,
Sacro insigne Pastor, non ebber fausto
115Giudice, e Spettator? Divo, tu sai,
Che questi estremi accenti a Te memoria
Fan del sublime Marazzani egregio,
Viva stella del Taro, onor di Trebbia,
Che di gemmate bende il crin velato,
120Poiché feo tutto ingentilir d’affetti,
Fiorir d’opre, e costumi, e sul buon calle
Placidi gir tra suoi divini esempli
Noi, suo diletto, avventuroso gregge,
Perche a i miglior suoi di nulla negletto,
125Nulla non degno del suo chiaro Nome,
Nulla restasse disadorno, e voto
De lo splendor de’ suoi pensieri augusti,
Queste, sua Sede, Pontificie Mura,
Di trista, e lunga assai vecchiezza carche,
K | Cor- |
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