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[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Viaggio Da Milano Ai Tre Laghi.djvu{{padleft:122|3|0]]l’America stessa. Le Alpi nostre, ove sono a bosco, veggonsi al basso vestite di faggi, al mezzo di pezzi e di teglioni, e in alto di larici, che danno il più utile di tutti i legnami. Cavasi prima dai pezzi le pece, da teglioni la ragia, e da questa il nero di fumo, e da larici la trementina; ma le Comunità, che di ordinario sono le proprietarie de’ boschi, difficilmente il consentono, se non per gli alberi non trasportabili, atteso il danno gravissimo che le incisioni fanno. Vendon esse all’incanto al maggior offerente il diritto di tagliare il bosco, lasciando però intatte le piante che non hanno un dato diametro. S’atterra l’albero, si priva de’ rami e della corteccia il tronco, e dividesi in parti, dette borre, lunghe sei braccia (11 piedi parigini) se hanno per lo meno un piede e mezzo (mezzo metro) di diametro, e lunghe otto braccia (poco meno di 5 metri) se il diametro è minore. Queste borre devono mandarsi al fiume che le trasporti; e a tal oggetto si fa la Sovenda, cioè una strada inclinata e, per quanto si può, diritta, che ogni valletta e burrone attraversa. Si profitta del fondo ov’è opportuno; quindi si costruisce a foggia d’argine, cogli inutili rami de’ recisi alberi, con sassi e sovrapposta terra, l’inclinata strada: nel fitto inverno copresi questa con alto strato di neve, e sovra la neve fassi passar dell’acqua

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