< Pagina:Viaggio Da Milano Ai Tre Laghi.djvu
Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta.

Lago di Como 193

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Viaggio Da Milano Ai Tre Laghi.djvu{{padleft:209|3|0]]o sapra Menagio, luoghi tutti ove minore altezza hanno i monti che servon di sponda al lago. Que bassi fondi allora rimasero promontorj, onde i torrenti piegaronsi ai loro lati; e tali deviamenti veggonsi di fatto. Simili abbassamenti più d’una volta avvennero, e quindi a diverse altezze v’ha de’ promontorj e de’ piani. Gli ammassi di ciottoli fluitati, appoggiati alle alte sponde delle valli e de’ laghi, principalmente al S. e al S. O.; e ’l farsi questi ciottoli generalmente più minuti nel progredire al S., cosicchè presso Como, e per lungo tratto in quella direzione, alla breccia molare succede l’arenosa mollegna, sono argomento evidente che l’acqua ve gli ha portati dal N. al S. In questo lago, come nel Maggiore, vedonsi frequentemente gli angoli entranti corrispondere ai salienti.

Che, anche prima di quest’epoca, i nostri monti fossero coperti dal mare, non ne lasciano dubitare i marmi conchigliferi, e le conchiglie d’ogni maniera, fra le quali abbondantissimi sono gli ammoniti (detti ora discoliti) di varie specie e d’ogni grandezza dalle microscopiche sopra Trammezzo, alle bipedali presso Moltrasio. È noto che i corni d’ammone sono conchiglie che non trovansi ne’ nostri mari, se non microscopiche sui lidi adriatico e ligustico, portatevi senza dubbio dai torrenti che gli svelsero dai monti; e

Amoretti 13

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Viaggio Da Milano Ai Tre Laghi.djvu{{padleft:209|3|0]]

Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.