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[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Viaggio Da Milano Ai Tre Laghi.djvu{{padleft:216|3|0]]Ma alcune ricerche da me ultimamente fatte m’hanno dimostrato che sì fatti animali, della specie degli Iguani, esistono tuttavia ne’ nostri monti, ove non di rado sono uccisi o gravemente feriti; e rare ne sono le spoglie, perchè essendo essi riputati velenosi collo sguardo, coll’alito e col puzzo, nessun osa toccarli, e si lasciano in preda agli animali carnivori e agl’insetti entro i burroni e le grotte, nelle quali per vecchiaia o per ferite muoiono. Questi lucertoni vengono a deporre le uova nell’arena presso i laghi nel maggio. Essi sono innocui, se non che furtivamente succhiano le vacche; e potrebbono qui, come gl’iguani in America, somministrare un ottimo cibo. I galli di montagna, i fagiani, i francolini, le aquile, il gran gufo e l’avoltoio pur vi si veggono. Talora i venti hanno portati sui nostri laghi i pelicani, i cigni, le gru, le ardee e i fenicotteri. Plinio narra che a’ tempi suoi i corvi teneansi lungi otto miglia da Como; ma oggidì gracchiano là, come altrove. E′ molto probabile, se non certo, che nelle grotte de’ più alti monti vadano a passare l’inverno intormentite le rondini. Volgarmente si crede ch’esse volino a cercare oltre mare i caldi climi, ma, se bene si osservino al tempo della loro emigrazione nel settembre, si vedranno avviarsi verso il nord-ovest.