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particolare della zoccolatura.
Villa Pia
S’insinua nel lago, a mo’ di penisola, un colle, coronato di annose magnifiche piante, d’uno di quei boschi, che la religione degli antichi voleva sacri, e che il Cristianesimo, dove potè, ha ribenedetti. Questo qua si chiama, in effetto, il Sacro Monte d’Orta, ed è tutto sparso di cappelle, che l’arte ingenua della scultura policroma in terra cotta ed in legno ha popolate di drammi religiosi in azione. La penisoletta poi si vien connettendo alla sponda per un breve dosso erboso, che da ambo i lati sovraggiudica le placide acque. Gli è su quel dosso che Villa Pia protende i suoi terrazzi, gli è da quello che lancia in aria la sua torre-minareto.
Se la Natura aveva preparato il terreno, la Fortuna combinò a meraviglia i due elementi indispensabili a generare i miracoli dell’Arte: un mecenate e un ingegno.
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