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no due punti, senza che ne faccia mestieri nel corso de’ periodi, e non mai alcuna virgola, nè verun dittongo: i tratti di unione di una linea con l’altra, che segue, o retti, o trasversali; e di rado le linee vengono ugualmente terminate. Le lettere per lo più piccole ad ogni cominciamento di periodo; e nelle divisioni dei paragrafi, che pur sono rare, le iniziali veggonsi assai discoste dal rimanente delle parole. Tutte queste cose, e massime la brachigrafìa nel manuscritto di sovente usata, fanno rilevare, essere della stessa epoca del Manetti, o di poco appresso, sul declinare del secolo XV. Certo si è, che in fine di esso ms: leggesi, essere stato posseduto dai nostri Benedettini nel 1601. Il nome dell’amanuense non vi sta scritto. Ed io non posso in conto alcuno dissimulare, trovarvisi spesse scorrezioni, corse, siccome opino, per negligenza del copista, cioè parole addoppiate, alcune omesse, ed altre fuor di dubbio errate; onde ò stimato pregio dell’opera, queste mende correggere, e in fine di ciascuna delle Vite notarle. Gli errori di latina ortografia vedransi come si ànno nel testo; chè non curai torli, per dare a vedere tal qual’è il vetusto manoscritto.

In quanto a la versione ò dovuto talvolta

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