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Catone per Francesco Barbaro, ed altre similmente.

E sebbene vi si contenga tutta di nuovo compilata la biografia di Marco Tullio Cicerone per Lionardo Aretino, e di Virgilio Marone per Donato Grammatico; pure le vite, che più anno richiamato mia attenzione, son quelle di Dante, di Petrarca, di Boccaccio nel suddetto codice comprese, e scritte da Giannozzo Manetti.

Il Manetti nacque in Firenze nel 1396, e morì in Napoli nel i45g. Egli venne in conto de’ più dotti del suo secolo, che molto per le sue opere si distinse; ed il Tiraboschi in una delie note a la vita di Dante lo ricorda come scrittor degno di molta fede. Il suo merito letterario vien contestato da Apostolo Zeno, dal Muratori, dal Cortese, e da altri, che lo vantano come autore di opere, e storie diverse, ed espertissimo conoscitore del latino, del greco, dell’ebraico idioma. Mosso dunque sì dalla rinomanza di questo scrittore, che dal vivo desiderio di rendere sempre più chiaro, ed illustre il nome dell’altissimo poeta, che primo siede sul Parnasso Italiano, e ogni altro: vantaggia in sapere, e leggiadria, mi sono adoperato ad interpretare, e volgarizzare la vi-

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