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[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Vita di Dante, Petrarca e Boccaccio.djvu{{padleft:87|3|0]]apparisca quanto testé abbi a m detto, essere stato fornito, ed emendato nello spazio di a5 anni circa quel divin suo poema; giacché se il poeta prit del suo bando avea sette canti compiuto, e nell’anno stremo di sua vita l’intero poema; se venti’esiliato nel, trentesimo quinto anno, e si mori poscia nel cinquantesimo sesto, costa, averlo terminalo nel corso degli anni qui sopra indicati; che ben si dee supporre alcuni ne abbia passato a rifinire i primi sette canti.
Dippiù alcune opere in latino componeva, cioè moltissime lettere, ed un carme buccolico. Un’illustre opera benanche diede a luce in prosa, che si intitola Monarchia; e questa per ye bellissimi quesiti in tre libri divise. Poiché nel primo di questa opera a la maniera dialettica disputando" disamina, se al bene del mondo necessariamente faccia mestieri Io.stato’ del governo di un solo, che ì greci dicono Monarchia: nel secondo poi, se di ragione il popolo Romano una tal signori abbia a sè preso: nel terzo in fine, se siffatto governo dipendesse dal solo Iddio, oda qualche suo ministro.
Pejr cotale opera sx singolare, poiché contro i pastori della Romana chiesa sembrava pubblicata, dicesi, e un gran legisperito chiaro il conferma, essere stato, dannato come di eresia (xrnj.
Tali cose adunque, siccome abbiam detto, egre’ gianfóute fatte, il cinquantesimo sesto a uno di sua