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Dal trovar Guido Cavalcanti ancora a cavallo in questa baruffa si deduce che quantunque infermo non morì se non al principio del 1301. E se non m’inganno poi, la vicinanza di tal morte di Guido all’epoca del poema è accennata in esso dalle dubbiezze di Dante e Cavalcante Cavalcanti. Dante dice a Cavalcante che Guido figliuolo di lui ebbe forse Virgilio a disdegno - E Cavalcante:

Di subito drizzato gridò: come
Dicesti: egli ebbe? non viv’egli ancora?
Non fiere gli occhi suoi lo dolce lume?

Quando s’accorse d’alcuna dimora
Ch’io faceva dinanzi alla risposta,
Supin ricadde e più non parve fuora.

INF. X.


Ad ogni modo e fra tali contese e tali zuffe finiva in Firenze l’anno ultimo del secolo XIII; nè diversamente, e come dice il Villani, fortuneggiando incominciava poi il seguente.

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