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56 annie vivanti

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Vivanti - Sorella di Messalina.djvu{{padleft:60|3|0]] e negligente, come di chi bada dove mette il piede ma non si cura di dove va.

Accanto a lei, stretto al suo braccio, era un uomo: il corpo alto, dritto di spalle, sottile di fianchi denotava la gioventù. Camminavano lentamente.

Alberto sentì il sangue fluirgli in una ondata violenta alle tempia; il cuore gli batteva in gola. Precipitò il passo fino quasi a raggiungerli, poi si fermò.

Come se avesse percepito la sua presenza, anche l’uomo davanti a lui si arrestò d’improvviso e rimase immobile come in ascolto. Ma non si voltò indietro; fu Raimonda che, forse avvertita da lui, si volse a guardare chi li aveva seguiti.

Scorgendo Alberto ella ebbe un piccolo sussulto; quindi, a grande sorpresa di lui, portò rapida un dito alle labbra come per imporgli il silenzio. Rivolta al compagno, disse a voce chiara ed alta:

— È il barcaiuolo. — Poi si trasse in disparte facendo cenno ad Alberto che passasse davanti a loro.

Egli esitò; ma lanciato uno sguardo allo sconosciuto vide brillare sotto l’ala del cappello di feltro un paio di grandi occhiali azzurri. Comprese che era cieco. Allora senza una parola ubbidì alla silenziosa ingiunzione

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