< Pensieri (Leopardi)
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LX LXII

LXI.

Uscendo della gioventú, l’uomo resta privato della proprietá di comunicare e, per dir cosí, d’ispirare colla presenza sé agli altri; e perdendo quella specie d’influsso che il giovane manda ne’ circostanti, e che congiunge questi a lui, e fa che sentano verso lui sempre qualche sorte d’inclinazione, conosce, non senza un dolore nuovo, di trovarsi nelle compagnie come diviso da tutti, e intorniato di creature sensibili poco meno indifferenti verso lui che quelle prive di senso.

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